Una base russa di sottomarini nucleari nell’estremo Oriente è stata danneggiata la scorsa settimana da uno dei terremoti più forti che abbiano colpito la zona negli ultimi decenni, secondo un rapporto del New York Times che cita immagini satellitari.
Le foto della società di imaging commerciale Planet Labs mostrano danni a un pontile galleggiante presso la base di sottomarini Rybachiy, nella penisola della Kamchatka. Una sezione del pontile sembra essersi staccata dal suo punto di ancoraggio. Le immagini non rivelano altri danni significativi oltre al pontile danneggiato.
Reuters non è riuscita a confermare in modo indipendente il rapporto, e il ministero della Difesa russo non ha ancora risposto alle richieste di commento.
Il terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito al largo della costa della Kamchatka mercoledì scorso, innescando avvisi di tsunami fino alla Polinesia Francese e al Cile. È stato seguito da un’eruzione del vulcano più attivo della penisola.
Nonostante sia uno dei terremoti più potenti mai registrati, i danni sono stati relativamente limitati grazie agli efficaci sforzi di risposta alle catastrofi. L’impatto peggiore si è verificato in Russia, dove uno tsunami ha inondato il porto di Severo-Kurilsk, sommergendo un impianto di lavorazione del pesce locale. Le immagini della televisione statale mostravano edifici e detriti trascinati in mare.
L’onda ha raggiunto un monumento della Seconda Guerra Mondiale situato a circa 400 metri nell’entroterra. Il terremoto ha causato solo lievi danni e feriti, nonostante sia stato il più forte dal terremoto del Giappone del 2011, che uccise 15.000 persone.
La base di Rybachiy è un sito strategico fondamentale per la flotta del Pacifico russa, fungendo da hub per la manutenzione, il dispiegamento e l’operatività dei sottomarini a propulsione nucleare nella regione.