All'interno della rivoluzione energetica comunitaria della Spagna: 'Siamo orgogliosi di essere pionieri'

All'interno della rivoluzione energetica comunitaria della Spagna: 'Siamo orgogliosi di essere pionieri'

Nel comune catalano di Taradell, un progetto è nato con il semplice obiettivo di offrire ai residenti appezzamenti per coltivare il proprio cibo. Quattro attivisti hanno unito le forze per promuovere pratiche ecologiche nell'agricoltura e nelle attività locali, oltre a fornire energia rinnovabile. Ma l'iniziativa si è trasformata in qualcosa di molto più grande.

Taradell vanta una solida tradizione di coinvolgimento comunitario e, man mano che il progetto otteneva sostegno, gli attivisti hanno fondato una cooperativa chiamata Taradell Sostenibile. Oggi conta 111 soci e fornisce energia a oltre 100 abitazioni, incluse quelle di alcuni residenti più vulnerabili della zona. Eugeni Vila, presidente della cooperativa, spiega che hanno reso l'adesione accessibile a chi è in difficoltà: mentre normalmente costa 100 euro, le persone identificate come povere dall'amministrazione locale possono associarsi con solo 25 euro e accedere a elettricità a prezzo ridotto.

Con il finanziamento dell'Istituto per la Diversificazione e il Risparmio Energetico (IDAE) del governo, Taradell Sostenibile ha installato pannelli solari su un centro sportivo e un centro culturale per rifornire la comunità. Vila osserva con orgoglio che l'IDAE li considera pionieri e che i fondi UE Next Generation, ottenuti tramite IDAE, hanno contribuito a realizzare questi progetti.

Man mano che la cooperativa cresceva, si è reso necessario un management più professionale, così nel 2022 hanno stretto partnership con altre comunità energetiche locali.

Le energie rinnovabili stanno prosperando in Spagna, un paese ricco di sole ma carente di gas, petrolio e carbone. Per anni, il solare è stato ostacolato da una "tassa sul sole" introdotta nel 2015, che penalizzava gli individui per l'autoproduzione di energia dopo che le compagnie elettriche avevano sostenuto che creasse concorrenza sleale. Questa tassa è stata abolita nel 2018 e da allora l'autosufficienza energetica tramite pannelli solari è aumentata di 17 volte, secondo l'IDAE.

Ora l'IDAE sta spostando il suo focus dal sovvenzionare installazioni domestiche individuali al sostenere comunità energetiche come Taradell, con 148,5 milioni di euro inizialmente stanziati per 200 progetti. L'obiettivo è fornire elettricità a basso costo alle famiglie in "povertà energetica" - quelle che non possono permettersi il costo iniziale dei pannelli solari, tipicamente 5.000-6.000 euro per abitazione. La povertà energetica è definita come famiglie a basso reddito con uso inefficiente dell'energia, dove una grande parte del reddito è destinata alle bollette.

Gli ambientalisti da tempo promuovono le comunità energetiche, dove i pannelli solari su edifici pubblici, magazzini e impianti sportivi alimentano case e attività vicine. Inizialmente limitato a un raggio di 500 metri, questo è stato esteso a 2.000 metri e, con il sostegno governativo tramite IDAE, tali comunità si stanno diffondendo in tutta la Spagna.

L'IDAE incoraggia anche queste comunità a collaborare, formando una rete di gruppi indipendenti ma connessi. Taradell ha già unito le forze con le vicine comunità energetiche di Balenyà e La Tonenca.

Vila aggiunge: "Abbiamo creato un sistema per sostenere chi è in difficoltà integrandolo in una rete che aiuta a migliorare la loro situazione. Abbiamo sfruttato al massimo questa opportunità". Il programma UE Sun4All mirava a creare un sistema per identificare le famiglie vulnerabili, andando oltre la sola povertà energetica. Questo progetto, concluso lo scorso anno, ha sostenuto iniziative solari per le famiglie a basso reddito.

I club energetici possono aiutare a ridurre le bollette elettriche fino al 30%.

Nel frattempo, sull'isola di Ons, situata a 1.150 km di distanza al largo della costa atlantica spagnola, la nuova politica IDAE porterà benefici. Con soli 92 residenti, l'isola sostituirà presto la sua unica fonte di elettricità - un generatore - con l'energia solare.

José Antonio Fernández Bouzas, responsabile del parco nazionale delle Isole Atlantiche, ha spiegato: "Utilizzando questi sussidi, installeremo pannelli solari sugli edifici dell'amministrazione locale per fornire energia agli isolani, molti dei quali sono anziani e vulnerabili".

Il governo regionale galiziano ha già dotato le vicine isole Cíes di pannelli solari, consentendo alle attività locali di smettere di usare generatori diesel. Bouzas ha aggiunto: "Queste sono aree protette e miriamo a renderle autosufficienti dal punto di vista energetico".

Le comunità energetiche locali non solo offrono elettricità pulita e conveniente, ma riducono anche i costi di trasporto e l'inquinamento legati ai grandi parchi solari ed eolici. Questo approccio è particolarmente adatto alla Spagna, dove il 65% delle persone vive in appartamenti piuttosto che in case unifamiliari.

Inoltre, questa strategia incentrata sulla comunità potrebbe rafforzare la resilienza della rete contro incidenti come il blackout diffuso del 28 aprile di quest'anno, che ha lasciato senza energia tutta la Spagna e il Portogallo per la maggior parte della giornata.

Domande Frequenti
Certamente. Ecco un elenco di Domande Frequenti utili e chiare su All'interno della Rivoluzione Energetica Comunitaria della Spagna.

Principiante - Domande Generali

1. Che cos'è un progetto di energia comunitaria?
È quando un gruppo di persone - come vicini, un paese o un'impresa locale - si unisce per produrre e spesso utilizzare la propria energia rinnovabile, tipicamente da pannelli solari.

2. Cosa significa "rivoluzione energetica" in questo contesto?
Si riferisce al grande passaggio da grandi centrali elettriche centralizzate di proprietà di grandi aziende verso sistemi di energia rinnovabile più piccoli, locali e gestiti in modo democratico.

3. Perché le persone in Spagna si definiscono pionieri?
Perché stanno aprendo la strada in Europa creando questi progetti comunitari, spesso affrontando nuove leggi e dimostrando che l'energia locale guidata dai cittadini è un modello valido e potente.

4. Quali sono i principali vantaggi di unirsi a un progetto di energia comunitaria?
Puoi ridurre le bollette elettriche, diminuire la tua impronta di carbonio, ottenere l'indipendenza energetica e rafforzare la tua comunità e economia locale.

5. È solo per proprietari di case con spazio sul tetto?
Niente affatto. Molti progetti sono pensati per chi vive in appartamenti. Potrebbero installare pannelli solari su un edificio comunale, sul tetto di una fabbrica vicina o su un terreno condiviso in cui tutti investono.

Pratico - Domande Avanzate

6. Come si avvia concretamente un progetto di energia comunitaria?
Di solito inizia con un gruppo centrale di persone motivate che trovano una sede adatta, assicurano i finanziamenti, affrontano le pratiche burocratiche per formare una cooperativa o un'associazione e poi collaborano con un installatore.

7. Qual è la sfida più grande che queste comunità affrontano?
L'investimento finanziario iniziale e la burocrazia possono essere scoraggianti. Comprendere regolamenti complessi e ottenere contratti equi sono ostacoli comuni.

8. Come viene condivisa l'energia tra i membri?
Esistono diversi modelli. Nell'autoconsumo collettivo, l'energia di un unico impianto solare viene condivisa e detratta dalle bollette elettriche di tutte le famiglie partecipanti collegate alla stessa rete locale.

9. Questi progetti possono davvero fare la differenza rispetto alle grandi compagnie elettriche?
Assolutamente sì. Sebbene un singolo progetto sia piccolo, l'impatto collettivo è enorme. Riducono il carico sulla rete nazionale, spingono per politiche energetiche più progressive e creano un sistema decentralizzato più resiliente a interruzioni o picchi di prezzo.

10. Quale consiglio pratico daresti a qualcuno interessato a unirsi a una comunità?
Inizia ricercando se esiste una cooperativa energetica locale.