Natalia Pryprosta stava dando da mangiare ai suoi maiali nel villaggio di Studenok, vicino a Izium nell'Ucraina orientale, quando all'improvviso le fiamme sono divampate. Senza tempo da perdere, ha afferrato i documenti, ha aiutato la madre anziana a salire sull'auto di un amico e ha cercato di liberare gli animali dalla loro stalla. Ma il fumo denso e la rapida diffusione dell'incendio lo hanno reso impossibile. Non ha assistito alla morte degli animali ma ha scoperto dopo che erano periti tra le fiamme.
Il fumo ha soffocato Studenok, trasformando il giorno in notte. I vicini hanno combattuto l'incendio con pale, scavando trincee nella terra bruciata per fermare l'avanzata delle fiamme. Sono arrivati i vigili del fuoco, ma le fiamme erano inarrestabili, arrivando a circondare il loro camion e intrappolare l'equipaggio.
Mine e proiettili inesplosi, rimasti dall'occupazione russa e dalla liberazione dell'area nel 2022, hanno iniziato a esplodere per il calore intenso. Ogni esplosione ha alimentato ulteriormente l'incendio, scagliando detriti infuocati, rami e tizzoni per tutto il villaggio. Gli alberi hanno preso fuoco e pezzi di legno sono stati lanciati fino a 700-800 metri di distanza, secondo Serhii Kohan, il capovillaggio.
Solo verso le 21:00, quando il vento è cambiato e le esplosioni si sono attenuate, le squadre antincendio hanno potuto entrare e iniziare a combattere le fiamme. Pryprosta e altri abitanti del villaggio si erano rifugiati in un insediamento vicino. Al loro ritorno, hanno trovato molte case distrutte, insieme ad alberi carbonizzati e rovine contorte: un altro segno di devastazione in un villaggio già segnato dalla guerra.
Quest'anno, il numero più alto di incendi nel territorio controllato dall'Ucraina si è verificato nelle foreste intorno a Izium, nella provincia di Kharkiv, dove si trova Studenok. Nei primi otto mesi del 2025, Kharkiv ha rappresentato il 60% di tutti gli incendi boschivi. L'incendio che ha colpito Studenok è iniziato in una foresta del parco nazionale a circa 14 miglia di distanza e si è propagato verso nord, bruciando 6.000 ettari.
Gli incendi boschivi stanno diventando più comuni in un mondo che si riscalda, ma l'entità in Ucraina è eccezionale, superando di gran lunga quanto visto altrove in Europa. Nel 2024, in Ucraina sono bruciati quasi un milione di ettari, più del doppio della superficie bruciata nell'intera UE nello stesso periodo.
Secondo Serhii Skoryk, direttore del Parco Nazionale di Kamianska Sich, "Circa la metà del tempo in cui stiamo combattendo un incendio, un drone si avvicina al nostro camion dei pompieri e dobbiamo neutralizzarlo."
L'analisi del Guardian e del Kyiv Independent, utilizzando immagini satellitari, dati di monitoraggio e resoconti locali, collega direttamente la distruzione delle foreste ucraine all'invasione russa. Gli incendi si sono diffusi lungo la linea del fronte della guerra, concentrati nelle regioni orientali dove avviene la maggior parte dei combattimenti.
A differenza dei vasti e lenti incendi in Canada e Siberia, quelli in Ucraina sono numerosi, piccoli e frequenti, spesso innescati da esplosioni. Un terzo della superficie bruciata nel 2024 era terreno agricolo abbandonato che si stava trasformando in prateria o giovane foresta. Le condizioni calde e secche hanno trasformato il fronte in una polveriera, dove le esplosioni hanno scatenato incendi più grandi che non potevano essere controllati in sicurezza a causa delle mine.
James MacCarthy di Global Forest Watch nota che il 2024 è stato uno degli anni peggiori per gli incendi a Donetsk, Luhansk e Zaporizhzhia. "Solo a Donetsk, la perdita di copertura arborea a causa del fuoco è stata oltre 40 volte la media a lungo termine. Anni di conflitto, degrado forestale e caldo estremo hanno reso queste aree altamente infiammabili."
Le mine che esplodono continuano a contribuire alla diffusione degli incendi in aree come il Parco Nazionale di Sviati Hory. In un parco nazionale, i soccorritori affrontano minacce oltre le fiamme. Mentre combattono gli incendi, riferiscono di essere presi di mira da droni russi.
"I droni volano costantemente sopra di noi", spiega Serhii Skoryk, direttore del Parco Nazionale di Kamianska Sich. "Mentre alcuni di noi combattono l'incendio, altri due fanno la guardia con i fucili per proteggere il camion dagli attacchi dei droni."
Il personale del parco ha assunto i compiti antincendio perché il servizio di emergenza statale ritiene l'area troppo pericolosa. Inizialmente, hanno equipaggiato i camion dei pompieri con disturbatori elettronici per interrompere i segnali dei droni, ma si sono rivelati inefficaci contro i modelli di droni più recenti. Ora, fanno affidamento su fucili da caccia presi in prestito per difendersi.
Skoryk nota che circa la metà del tempo in cui stanno combattendo un incendio, un drone si avvicina al loro camion e devono disabilitarlo.
L'ecologa Kateryna Polianska osserva che la guerra influisce sulla natura in modi complessi, con ogni parte dell'ecosistema che soffre. Alcuni cambiamenti possono essere invertiti, ma altri potrebbero essere permanenti.
I post sui social media dei militari russi mostrano chiaramente camion dei pompieri contrassegnati e personale sotto attacco. Questi spesso seguono uno schema "doppio colpo": un'esplosione iniziale provoca un incendio, e la stessa località viene colpita di nuovo dopo l'arrivo delle squadre di soccorso. Un'unità di droni russi a Kherson condivide regolarmente filmati di attacchi in prima persona su Telegram. In un'occasione, un drone ha colpito una stazione di servizio, causando un incendio, e quando è arrivato un camion dei pompieri, un secondo drone "suicida" vi si è schiantato contro. Il Guardian e il Kyiv Independent hanno verificato questi video con foto del servizio di emergenza ucraino che mostrano il camion danneggiato.
Il 6 luglio 2025, le forze russe hanno eseguito un attacco a doppio colpo a Kherson, prendendo di mira una stazione di servizio e poi il camion dei pompieri intervenuto.
Mentre danni e incendi sono comuni in guerra, attaccare intenzionalmente i soccorritori o causare distruzione ambientale costituisce un crimine di guerra secondo il diritto internazionale. Il governo russo non ha commentato queste accuse.
L'Ucraina è diventata uno dei paesi più minati al mondo, complicando ulteriormente gli sforzi di soccorso.
I pubblici ministeri in tutta l'Ucraina stanno indagando se gli attacchi prendano di mira deliberatamente le risorse naturali. Gli esperti notano che le foreste, che forniscono copertura dai droni, sono diventate obiettivi intenzionali per gli incendi.
"Non ci sono bombardamenti accidentali; ogni colpo è un'azione militare deliberata", afferma Vitaliy Nikitin, vice capo dell'ufficio del procuratore regionale di Kherson. Conferma che tutti i bombardamenti che danneggiano le risorse naturali vengono documentati.
Questi casi sono difficili da indagare a causa di siti inaccessibili nelle zone di combattimento, aree minate o territori occupati dai russi. Dimostrare che specifici membri del personale russo abbiano appiccato incendi intenzionalmente o preso di mira i servizi di emergenza è particolarmente difficile.
Anhelina Hrytsei di Truth Hounds riferisce che gli attacchi ai soccorritori sono aumentati nel 2024 e 2025. La precisione delle armi, la mancanza di obiettivi militari vicini e le tattiche ripetute di doppio colpo suggeriscono un targeting deliberato.
Aggiunge che quando piccoli droni con telecamere vengono usati per attaccare soccorritori chiaramente contrassegnati, indica almeno la consapevolezza, se non l'intenzione, dietro gli attacchi. Impossibilità di fermare i danni.
Un incendio infuria a Odessa nel luglio 2024, con gli sforzi in corso per estinguerlo. Credito fotografico: Larina Elena/Alamy
**Agricoltura a Rischio**
I più grandi incendi boschivi scoppiano spesso vicino ai combattimenti attivi, dove il terreno è cosparso di vari esplosivi. Mine e bombe inesplose da occupazioni o esplosioni fallite possono prendere fuoco ad alte temperature, alimentando le fiamme e rendendo estremamente pericoloso lo spegnimento.
Le truppe russe dispiegano anche mine a distanza, spargendo mine antiuomo "a petalo" tramite droni.
Skoryk racconta: "Abbiamo bonificato un'area di 8 ettari vicino a una strada dalle mine, e nel giro di giorni, mine a petalo sono state sparse di nuovo lì". In estati calde e secche, tali munizioni possono riscaldarsi ed esplodere da sole.
Questi esplosivi ostacolano anche gli sforzi antincendio. Nella Foresta di Izium in prima linea, dove circa il 90% del terreno è ancora minato, le squadre di sminamento devono controllare l'area prima che i pompieri possano iniziare a lavorare.
L'Ucraina è diventata uno dei paesi più minati a livello globale, con oltre 2 milioni di mine posate. Gli esperti avvertono che il terreno faticherà a riprendersi rapidamente.
Un grafico illustra che un terzo del terreno bruciato in Ucraina nel 2024 era agricolo.
Peter Potapov del programma Cibo, Foreste e Acqua del World Resource Institute nota: "Mine e ordigni inesplosi nelle foreste del fronte ostacoleranno il recupero e la riforestazione per molto tempo". Spiega che molte foreste sono state piantate e gestite intenzionalmente insieme alle aziende agricole per ridurre il vento, trattenere la neve e controllare il flusso d'acqua. "Perdere queste foreste potrebbe abbassare la produttività agricola in tutta la regione", aggiunge.
Al parco nazionale di Sviati Hory, i lavoratori scavano tagliafuoco per controllare le fiamme. Credito fotografico: Thomas Peter/Reuters
**Biodiversità in Rovina**
Gli scienziati avvertono che gli incendi massicci e intensi potrebbero avere impatti duraturi sulla biodiversità dell'Ucraina. L'ecologa Kateryna Polianska afferma: "La guerra influisce sulla natura in modi complessi: ogni parte dell'ecosistema soffre. Alcuni cambiamenti possono essere invertiti, ma altri potrebbero non riprendersi mai completamente."
Nel 2024, Polianska ha visitato aree danneggiate dalla guerra, incluso il parco nazionale di Sviati Hory e la riserva Kreidova Flora. Lì, antichi pendii di gesso, formati milioni di anni fa, sono stati distrutti dai bombardamenti. "Non possiamo ricostruirli o ripristinarli", dice.
Questi pendii un tempo proteggevano rare foreste di pini su gesso, un habitat ora in pericolo. Oggi, molte foreste sono bruciate, frantumate o spoglie. Polianska avverte che il cambiamento climatico complica il recupero: "Potrebbero volerci 70 o 80 anni per vedere una foresta simile, se mai tornerà."
Un grafico mostra che le condizioni meteorologiche del 2024 in Ucraina hanno aumentato il rischio di incendi boschivi.
Per Skoryk, la devastazione è personale. Il direttore del parco nazionale di Kamianska Sich ha perso la casa a causa dell'occupazione russa nel 2022 e ora vive in una cantina nel parco. Nonostante le sfide, si rifiuta di andarsene.
"Questo parco è mio figlio; ne sono stato l'unico direttore dalla sua fondazione", dice Skoryk. Per lui, è un progetto di una vita, salvaguardare specie rare e ecosistemi fragili anche sotto costante minaccia.
I bombardamenti accendono frequentemente incendi nel parco, mettendo in pericolo ciò che rimane. Dopo gli attacchi, i crateri contengono livelli pericolosi di metalli pesanti e tossine dagli esplosivi. Skoryk e il suo staff, addestrati nello sminamento, continuano a bonificare parti del parco tra un incendio e l'altro e dopo aver studiato i crateri segnati per dati e campioni.
"Se non noi, chi?", chiede.
Questo articolo è uno sforzo congiunto del Kyiv Independent e dei progetti di reportage del Guardian "Age of Extinction" e "Ukraine in Depth".
**Domande Frequenti**
Certamente. Ecco un elenco di FAQ sul fatto che gli incendi boschivi in Ucraina vengano appiccati intenzionalmente dalla Russia, con risposte chiare e dirette.
**Domande di Base**
1. La Russia sta davvero appiccando incendi boschivi in Ucraina di proposito?
Sì, ci sono forti prove che le forze russe hanno intenzionalmente appiccato incendi boschivi in Ucraina come tattica di guerra. Questo è stato documentato dalle autorità ucraine, investigatori open-source e osservatori internazionali.
2. Perché la Russia lo farebbe? Qual è lo scopo?
Le ragioni principali sono militari e psicologiche.
Tattiche Militari: Creare cortine fumogene per nascondere i movimenti delle truppe, esporre le posizioni ucraine, distruggere le rotte di rifornimento e danneggiare i terreni agricoli che sostengono l'economia ucraina.
Terrorismo Ecologico: Causare danni ambientali a lungo termine e creare una crisi umanitaria inquinando l'aria e distruggendo gli ecosistemi.
Pressione Psicologica: Terrorizzare la popolazione civile e mettere a dura prova le risorse di emergenza ucraine.
3. Dove sono avvenuti questi incendi?
Incendi intenzionali sono stati segnalati in varie regioni, ma sono più comuni nei territori occupati come parti di Kherson e Zaporizhzhia, e nelle aree vicino alla linea del fronte, comprese zone forestali e agricole.
4. Come appiccano gli incendi?
I metodi includono bombardamenti di artiglieria con munizioni incendiarie, lancio di razzi illuminanti in campi secchi o foreste e, in alcuni casi, incendi dolosi da parte di gruppi di sabotaggio.
**Domande Approfondite**
5. Cosa sono il terrorismo incendiario o l'ecocidio?
Terrorismo Incendiario: Usare il fuoco come arma per infliggere danni, causare paura e raggiungere obiettivi militari o politici.
Ecocidio: Un crimine internazionale proposto che si riferisce alla grave e diffusa distruzione dell'ambiente naturale. Molti sostengono che le azioni della Russia in Ucraina, inclusi gli incendi boschivi intenzionali, si qualifichino come ecocidio.
6. Non è solo un effetto collaterale naturale dei combattimenti in un'estate secca?
Sebbene i combattimenti possano innescare incendi accidentalmente, il modello, il tempismo e la posizione di molti incendi suggeriscono che siano deliberati. Ad esempio, gli incendi spesso iniziano simultaneamente in posizioni strategiche poco prima di un'avanzata militare, il che è improbabile sia una coincidenza.
7. Quali sono le conseguenze a lungo termine di questi incendi?
Le conseguenze sono gravi e includono:
Ambientali: Perdita di biodiversità, distruzione di foreste vitali per l'aria e l'acqua pulita e degrado del suolo.
Economiche: Miliardi di dollari di danni all'agricoltura e alle industrie del legname.