Greta Thunberg, durante un viaggio con una flottiglia di aiuti diretta a Gaza, ha esortato il Primo Ministro britannico Keir Starmer a adempiere al suo "dovere legale di prevenire il genocidio". In un'intervista al Guardian, l'attivista svedese ha criticato i leader mondiali per non aver rispettato le loro responsabilità secondo il diritto internazionale, menzionando in particolare Starmer in vista del suo possibile incontro con il Presidente israeliano Isaac Herzog questa settimana.
Thunberg ha avvertito Starmer, che ha subito pressioni dai suoi stessi parlamentari per cancellare l'incontro, che la storia giudicherà severamente coloro che sostengono o commettono crimini di guerra. Ha dichiarato: "Le parole che useremo per descrivere le persone dalla parte sbagliata della storia non esistono ancora, ma le useremo per persone come Starmer".
Ha sottolineato che la consapevolezza globale sulla situazione dei palestinesi sta crescendo e le persone si rifiutano di restare a guardare mentre ciò che lei ha definito un "genocidio in diretta" si svolge. Thunberg ha notato che mentre i cittadini comuni in tutto il mondo stanno agendo, i governi e i leader con l'obbligo legale di intervenire sono assenti. "Queste persone al potere hanno il dovere di agire per prevenire il genocidio e non sostenere un regime di apartheid", ha affermato.
Downing Street non ha confermato se Starmer abbia in programma di incontrare Herzog, che è stato citato dalla Corte Internazionale di Giustizia per aver accusato tutti i palestinesi dell'attacco di Hamas del 7 ottobre contro Israele, in cui i militanti hanno ucciso circa 1.200 persone e preso 251 ostaggi.
Un portavoce del governo britannico ha risposto ribadendo l'appello per un cessate il fuoco immediato, il rilascio degli ostaggi, una migliore protezione dei civili, un maggiore accesso agli aiuti a Gaza e una spinta verso una soluzione a due stati. La dichiarazione condannava l'espansione militare del governo Netanyahu e l'inadeguata fornitura di aiuti, impegnandosi a continuare a esercitare pressioni per un cambiamento.
Thunberg fa parte della Global Sumud Flotilla, una missione che consegna cibo, latte in polvere per neonati e forniture mediche a Gaza, dove l'ONU ha lanciato l'allarme per una diffusa carestia. Questo è il suo secondo tentativo del genere; a giugno, lei e altri attivisti sono stati intercettati dalle autorità israeliane mentre tentavano una missione simile.
La flottiglia, organizzata dalla Freedom Flotilla Coalition, mira sia a fornire aiuti sia a richiamare l'attenzione sulla crisi a Gaza, dove oltre 63.000 palestinesi sono stati uccisi dall'inizio della guerra. La missione comporta rischi significativi, poiché almeno 10 attivisti sono stati uccisi e molti feriti nei tentativi precedenti.
Yasemin Acar, un'attivista tedesca che accompagna Thunberg, ha riconosciuto i pericoli, dichiarando: "Molti potrebbero definire questa una missione suicida, ed è vero—stiamo andando nella tana del lupo. Ma perché dovremmo temere per le nostre vite mentre portiamo aiuti umanitari a una popolazione che soffre di una carestia provocata dall'uomo, supportata da così tanti governi?" Greta Thunberg ha espresso preoccupazione che la mancanza di risposta della comunità internazionale abbia incoraggiato Israele ad agire senza conseguenze. Ha affermato che, in base al diritto internazionale e ai principi umanitari, non vi è alcuna giustificazione per Israele per attaccare la flottiglia di aiuti diretta a Gaza. Tuttavia, ritiene che Israele si consideri esente da tali leggi e affronti poche ripercussioni per le sue azioni.
Thiago Ávila, un attivista brasiliano anche lui coinvolto nella missione, ha sottolineato che la visibilità pubblica attraverso i social media è cruciale per la loro sicurezza. Ha notato che mentre Israele potrebbe desiderare di trattarli come ha trattato i palestinesi, il costo politico di farlo è troppo alto quando l'attenzione globale è concentrata sulla situazione.
Thunberg, nota per il suo attivismo climatico e la sua influenza globale, ha evidenziato il crescente sostegno mondiale per il movimento. Ha indicato i rapporti quotidiani da Gaza che mostrano gravi sofferenze—inclusa la fame, i bombardamenti di ospedali e scuole e le morti di giornalisti e civili—come prova che le persone stanno diventando più consapevoli e indignate.
Ha condannato ciò che ha descritto come un genocidio, insistendo sul fatto che non vi sia alcuna giustificazione morale o legale per le azioni di Israele, nonostante le argomentazioni presentate dal suo governo. In risposta, lei e altri stanno intensificando la loro resistenza, rifiutando di rimanere passivi di fronte alla violenza in corso.
Israele respinge le accuse di genocidio e sostiene che le sue operazioni militari a Gaza mirano a smantellare le minacce, non a colpire i civili. Distruggere Hamas e salvare gli ostaggi israeliani.
Domande Frequenti
Ecco un elenco di FAQ sulla dichiarazione di Greta Thunberg riguardo Keir Starmer e Gaza, progettate per essere chiare e utili.
Domande di Livello Base
1. Cosa ha detto Greta Thunberg su Keir Starmer e Gaza?
Greta Thunberg ha affermato che Keir Starmer, come Primo Ministro del Regno Unito, ha l'obbligo legale e morale di agire per prevenire ciò che lei e altri hanno definito un genocidio a Gaza.
2. Chi è Keir Starmer?
Keir Starmer è il leader del Partito Laburista del Regno Unito ed è diventato Primo Ministro del Regno Unito nel luglio 2024.
3. Perché Greta Thunberg commenta questo?
Sebbene nota per l'attivismo climatico, Thunberg ha parlato sempre più spesso di questioni di giustizia sociale. Utilizza la sua vasta piattaforma per richiamare l'attenzione su cause che ritiene essere crisi umanitarie urgenti.
4. Cosa significa genocidio in questo contesto?
Genocidio è un termine legale specifico definito dal diritto internazionale come atti commessi con l'intento di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso. Il suo uso qui è molto controverso: Thunberg e altri lo applicano alla situazione a Gaza, mentre il Regno Unito e altri governi non hanno accettato ufficialmente questa caratterizzazione.
Domande di Livello Intermedio
5. Qual è l'obbligo legale a cui Thunberg si riferisce?
Si riferisce alla Convenzione sul Genocidio del 1948, un trattato internazionale che il Regno Unito ha firmato. Obbliga gli stati firmatari non solo a evitare di commettere genocidio, ma anche a prevenirlo e punirlo.
6. Cosa potrebbe effettivamente fare Keir Starmer al riguardo?
Come Primo Ministro, azioni potenziali potrebbero includere l'imposizione o l'advocacy per embarghi sulle armi più severi alle parti coinvolte, spingere per misure diplomatiche più forti e sanzioni all'ONU e attraverso alleati, e utilizzare l'influenza del Regno Unito per richiedere un cessate il fuoco permanente e accesso umanitario senza restrizioni.
7. Keir Starmer ha risposto a questo?
Al momento della dichiarazione, non c'è stata una risposta diretta personale da Starmer a Thunberg. La posizione ufficiale del suo governo si è concentrata sul richiedere un cessate il fuoco sostenibile, pause umanitarie e una soluzione a due stati, affermando anche il diritto di Israele all'autodifesa.
8. Il Regno Unito sta attualmente facendo qualcosa riguardo a Gaza?
Sì. Il governo britannico fornisce aiuti umanitari, sostiene il rilascio degli ostaggi e chiede...