Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato che ospiterà i leader di Armenia e Azerbaijan alla Casa Bianca venerdì per quello che ha definito un "Vertice di Pace Storico" per porre fine a decenni di conflitto tra le due ex repubbliche sovietiche.
Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente azero Ilham Aliyev parteciperanno a una "cerimonia ufficiale per la firma della pace", ha scritto Trump giovedì sulla sua piattaforma Truth Social. Le due nazioni, da lungo tempo avversarie, hanno combattuto due guerre per la contesa regione del Nagorno-Karabakh. L'Azerbaigian ha ripreso il controllo del territorio con una rapida offensiva nel 2023, costringendo oltre 100.000 armeni etnici a fuggire.
Nonostante precedenti colloqui di pace, compresi recenti incontri negli Emirati Arabi Uniti, un accordo duraturo era rimasto fuori portata.
"Queste due nazioni sono state in guerra per anni, con migliaia di vite perdute", ha scritto Trump. "Molti leader hanno cercato di porre fine al conflitto senza successo—fino ad ora, grazie a 'TRUMP'. La mia amministrazione ha lavorato con entrambe le parti per un po' di tempo, e sono molto orgoglioso di questi leader coraggiosi per aver fatto la cosa giusta."
Trump, che in passato ha suggerito che i suoi sforzi di mediazione nei conflitti globali meritino un Premio Nobel per la Pace, ha aggiunto che gli Stati Uniti firmeranno accordi bilaterali con entrambi i paesi per esplorare opportunità economiche nella regione del Caucaso meridionale.
Un potenziale accordo di pace potrebbe finalmente risolvere decenni di ostilità e riaprire importanti rotte di trasporto chiuse dagli anni '90. Secondo funzionari che hanno parlato all'Associated Press, l'accordo concederà agli Stati Uniti i diritti di locazione per sviluppare un corridoio—ribattezzato "Trump Route for International Peace and Prosperity"—che collegherà l'Azerbaigian alla sua exclave di Nakhchivan, separata dal resto del paese da un tratto di 20 miglia di territorio armeno.
Il corridoio dovrebbe includere linee ferroviarie, oleodotti e gasdotti, e cavi in fibra ottica, facilitando il commercio e, in futuro, il trasporto passeggeri. Invece di finanziamenti governativi statunitensi, saranno aziende private a finanziare e sviluppare l'infrastruttura.
La svolta segue una visita all'inizio di quest'anno dell'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff, alla capitale azera Baku, e negoziati in corso tra le parti.
Armenia e Azerbaijan si scontrano da quasi 40 anni sul Nagorno-Karabakh. Durante il dominio sovietico, la regione a maggioranza armena godeva di uno status autonomo all'interno dell'Azerbaigian. Le tensioni tra gli armeni cristiani e gli azeri prevalentemente musulmani sono aumentate con il crollo dell'Unione Sovietica.
(Con reportage da Agence France-Presse e Associated Press)