Il ramo esecutivo dell'UE si appresta a proporre nuove norme per affrontare il problema significativo degli affitti a breve termine attraverso piattaforme come Airbnb e Booking.com. Questa mossa arriva mentre il primo commissario europeo per l'edilizia abitativa dell'Unione mira a risolvere la "crisi sociale" di chi fatica a permettersi una casa.
In un'intervista al Guardian e ad altri giornali europei, Dan Jørgensen ha dichiarato che i politici di Bruxelles devono prendere sul serio la questione abitativa o rischiano di perdere terreno a favore dei populisti antieuropei, che a suo avviso non hanno soluzioni per la carenza di alloggi a prezzi accessibili.
Jørgensen ha sottolineato l'urgenza della situazione, avvertendo che se i politici non riconoscono e agiscono su questo problema sociale, i populisti antieuropei potrebbero guadagnare consensi. Ha notato che finora Bruxelles non è riuscita ad affrontare aspetti chiave della crisi abitativa.
Come socialdemocratico danese, Jørgensen guida lo sforzo per sviluppare il primo piano europeo per l'edilizia popolare della storia dell'UE, la cui pubblicazione è ora prevista per dicembre, anticipata rispetto al 2026 a causa della natura pressante della crisi.
Sebbene l'UE abbia tradizionalmente evitato le politiche abitative, Jørgensen insiste che rientrino nella sua sfera di competenza. Ha spiegato che il prossimo piano si concentrerà su aree in cui l'edilizia abitativa è chiaramente una responsabilità europea e dove gli sforzi precedenti sono stati inadeguati, inclusa la necessità di maggiori regolamentazioni sugli affitti a breve termine.
L'aumento degli affitti a breve termine tramite Airbnb e siti simili è stato accusato di aumentare gli affitti, spostare i residenti dai centri città e trasformare le aree residenziali in hub turistici. Jørgensen ha descritto questo come un grosso problema in molte città, ma non ha specificato quali piattaforme o proposte siano in esame.
Questa preoccupazione sorge in mezzo a un'impennata più ampia dei costi abitativi. Dal 2010 al 2023, i prezzi delle case nell'UE sono aumentati del 48% e gli affitti del 22%, mentre l'inflazione è cresciuta del 36%, secondo Eurostat. Alcuni paesi hanno registrato aumenti ancora più marcati, con affitti saliti del 211% in Estonia, del 169% in Lituania e del 98% in Irlanda.
Entro il 2023, quasi il 9% della popolazione UE spendeva il 40% o più del proprio reddito disponibile per l'alloggio, incluso il 29% in Grecia, il 15% in Danimarca e il 13% in Germania.
Jørgensen, che lavora anche alla riduzione dei prezzi dell'energia, ha affermato che il piano abitativo affronterà la "finanziarizzazione" degli alloggi, dove le proprietà sono trattate come beni speculativi senza riguardo per l'impatto sociale. Ha menzionato che la commissione sta esaminando le misure adottate dagli stati membri, come richiedere agli sviluppatori di includere alloggi a prezzi accessibili nei loro progetti.
La Commissione Europea, sotto Ursula von der Leyen, sta esplorando idee audaci che potrebbero sfidare la legge UE. La Spagna, ad esempio, prevede una tassa del 100% sulle proprietà acquistate da residenti extra UE, e gli eurodeputati socialisti stanno spingendo per un divieto sugli acquisti immobiliari da parte di stranieri.
Inoltre, Jørgensen ha notato che la commissione sta esaminando modi per rafforzare i diritti degli inquilini e rilassare le norme sugli aiuti di stato per aiutare i governi a fornire sussidi o incentivi fiscali alle società immobiliari.
Von der Leyen ha istituito il ruolo di commissario per l'edilizia abitativa nel 2024 per assicurarsi il sostegno dei membri socialisti del Parlamento Europeo per il suo secondo mandato.
I residenti locali protestano contro gli appartamenti in affitto turistico a Barceloneta, Barcellona. Fotografia: Pau Barrena/AFP/Getty Images
Gli eurodeputati socialisti, che da tempo sostengono un ruolo maggiore dell'UE nell'edilizia abitativa, erano preoccupati dopo aver perso voti nelle elezioni europee del 2024, dove i partiti nazionalisti e di estrema destra hanno guadagnato terreno. Un sondaggio post-elettorale del Parlamento europeo ha rivelato che l'aumento dei prezzi e il costo della vita erano i fattori primari che influenzavano gli elettori, con il 42% degli intervistati che citava questi problemi.
Lo scorso mese, von der Leyen ha detto agli eurodeputati che l'UE richiede "una revisione radicale di come affrontiamo questo problema" e ha promesso di ospitare "il primo vertice UE sull'edilizia abitativa per darle priorità nella nostra agenda".
I leader UE discuteranno dell'edilizia abitativa a un vertice la prossima settimana, dove potranno condividere le loro prospettive sulla prossima strategia. I diplomatici hanno accolto con cautela i colloqui ma hanno sottolineato che qualsiasi approccio europeo deve tenere conto delle differenze nei mercati immobiliari dei 27 stati membri.
Finora, gli eurodeputati socialisti sono stati in prima linea, ma alcune delle loro proposte potrebbero essere controverse, come richiedere 300 miliardi di euro (260 miliardi di sterline) in sovvenzioni e prestiti UE per l'edilizia abitativa e suggerire modifiche alle regole fiscali UE per promuovere una maggiore spesa pubblica in questo settore.
Jørgensen ha evitato di specificare un obiettivo di spesa – notando "stiamo parlando di numeri molto, molto grandi" – ma ha affermato che i fondi pubblici a volte sarebbero stati necessari per attrarre investimenti privati. Ha menzionato che gli stati membri UE hanno ora più opportunità di utilizzare i fondi UE per l'edilizia abitativa rispetto al passato, indicando una revisione di medio termine del bilancio che ha aumentato i finanziamenti disponibili da 7 a 15 miliardi di euro.
Ha sostenuto che è tempo che l'UE affronti l'edilizia abitativa con "occhi nuovi", paragonandola alla pandemia di COVID-19, quando la crisi sanitaria ha portato a un acquisto congiunto di vaccini senza precedenti. "Proprio come con la crisi COVID, quando affrontiamo nuove situazioni, dobbiamo ridefinire il ruolo dell'Unione Europea", ha detto.
Domande Frequenti
Naturalmente Ecco un elenco di FAQ utili e chiare sulle normative proposte dall'UE riguardanti gli affitti a breve termine e il loro legame con l'accessibilità abitativa.
Domande di Livello Base
1. Cos'è un affitto a breve termine?
Un affitto a breve termine è una proprietà o una stanza in una proprietà affittata a ospiti per un breve periodo, tipicamente pochi giorni o settimane. Piattaforme come Airbnb, Booking.com e Vrbo sono i modi più comuni per metterli in lista.
2. Perché l'UE si sta interessando agli affitti a breve termine?
L'UE sta intervenendo perché la rapida crescita degli affitti a breve termine sta causando problemi in molte città. Rende più difficile per i residenti locali trovare alloggi a lungo termine a prezzi accessibili, poiché le proprietà vengono convertite in affitti turistici più redditizi.
3. In che modo le norme sugli affitti a breve termine possono rendere l'edilizia abitativa più accessibile?
Creando regole più chiare e migliori dati, le normative mirano a garantire che un numero sano di case sia disponibile per le persone che vi abitano tutto l'anno. Se meno appartamenti sono usati solo per i turisti, più possono tornare sul mercato degli affitti a lungo termine, il che può aiutare a stabilizzare o abbassare i prezzi degli affitti.
4. Significa che non potrò più affittare la mia stanza libera?
No, affatto. Le proposte sono generalmente rivolte a host professionali che affittano multiple proprietà o interi appartamenti a tempo pieno. Affittare una singola stanza nella propria casa principale tipicamente non è il focus principale e probabilmente rimarrà possibile.
5. Qual è l'obiettivo principale di queste nuove regole?
L'obiettivo principale è creare un sistema equo e trasparente in tutta l'UE. Questo aiuterà le città a gestire l'impatto degli affitti a breve termine, proteggere la disponibilità di alloggi a lungo termine e garantire che tutti gli attori seguano le stesse regole di base.
Domande Avanzate/Pratiche
6. Quali dati specifici dovranno condividere piattaforme come Airbnb?
Le piattaforme saranno tenute a condividere automaticamente i dati sulle attività con le autorità locali. Questo include:
- Il numero di ospiti e notti prenotate
- L'indirizzo specifico della proprietà in affitto
- Il numero di registrazione dell'host
7. Come funzionerà il sistema del numero di registrazione dell'host?
Secondo le norme proposte, le città possono istituire un sistema in cui gli host devono registrarsi presso la propria autorità locale. Riceveranno un numero di registrazione unico, che dovranno includere in tutti i loro annunci di affitto. Le piattaforme saranno obbligate a verificare e convalidare questi numeri.